Les cratères de Sartorius

i Crateri sartorius

I Crateri Sartorius, formatisi durante l'eruzione dell'Etna nel 1865, sono caratterizzati da distinti coni di scoria e lapilli, che mostrano un'affascinante interazione tra l'attività vulcanica e il recupero della natura. L'area vanta un mix unico di flora e fauna resistenti, tra cui specie vegetali come l’astragalo (Astragalus siculus) e animali selvatici come la volpe rossa. Un sentiero natura di 4 chilometri si snoda tra crateri, un bosco di betulle e pini, gli escursionisti in modo semplice possono esplorare le meraviglie geologiche e a godere di panorami mozzafiato che spaziano dal versate di Etna nord fino alle colline di Taormina, e al mare mediterraneo.

La formazione de I Crateri Sartorius

Quando si pensa alla formazione dei Crateri Sartorius, è affascinante considerare come l’eruzione esplosiva ed effusiva sia durata ben sei mesi dal Gennaio del 1865 fino al Giugno dello stesso anno. L’eruzione laterale che ha fatto nascere la bottoniera dei crateri sartorius ha creato una fessura di medie dimensioni da cui si formarono una serie di crateri  che attraverso l’attività esplosiva  alimentarono fontane di lava che fecero ricadere al suolo il materiale piroclastico (ceneri, lapilli e bombe vulcaniche) formando sette coni piroclastici.

Ogni cono, composto principalmente da scorie e lapilli, riflette la potenza dei processi geologici della Terra.

Il paesaggio intorno ai crateri è un vivido arazzo di materiale vulcanico scuro in contrasto con la vegetazione lussureggiante, a dimostrazione della resilienza della natura.

L'area è una testimonianza dell'interazione dinamica tra attività vulcanica e rinascita ambientale. Durante la camminata sui crateri sartorius, non solo sarete testimoni delle formazioni geologiche in prima persona, ma potrete anche comprendere la continua evoluzione dell'Etna.

Questo ambiente unico racconta una storia di eruzioni esplosive ed effusiva e di graduale recupero, rendendolo una destinazione affascinante per ogni appassionato di natura e trekking.

Significato geologico dei crateri

I crateri Sartorius rappresentano un laboratorio a cielo aperto, mostrando come l'attività vulcanica possa cambiare in modo drastico il terreno e influenzare l'ambiente circostante.

Durante l'esplorazione, si può notare come la varietà di texture e colori del paesaggio rifletta la storia dell’eruzione. Ogni cono racconta una storia di potenza esplosiva e di cambiamenti graduali, segnando l'inesorabile processo di evoluzione geologica di cui l'Etna è protagonista da più di mezzo milione di anni.

Lo studio di questi crateri non solo migliora la comprensione dell'attività vulcanica, ma evidenzia anche le implicazioni più ampie di questi processi sulla geologia globale. L'acquisizione di queste conoscenze approfondisce l'apprezzamento per il carattere in continua evoluzione della Terra. Alcune bombe vulcaniche che mostrano colori che vanno dal rosso al bianco passando per il giallo, sono testimoni dei cambi di temperatura delle fumarole che hanno creato processi di sublimazione inversa o di condensazione.

Flora e fauna del paesaggio vulcanico

Immerso nel terreno vulcanico dei crateri sartorius incontriamo la flora er la fauna che caratterizza quest’ambiente ostile ma al tempo stesso affascinanate. La totale mancanza di sorgenti d’acqua, fiumi o laghi assottiglia la biodiversità sia in termini botanici che faunistici. Scoprirete una serie di specie vegetali resistenti, tra cui l'iconica ginestra dell'Etna (Genista aetnensis) l’astragalo (astragalus siculus) e vari tipi di erica, che si sono adattati al terreno povero di nutrienti. Queste piante spesso mostrano colori sorprendenti che contrastano vividamente con la roccia vulcanica scura. Lungo il fianco sud-est del secondo cono si trovano saponarie che in Giugno fioriscono con delle infiorescenze di colore rosa che creano un contrasto stupendo con il colore delle antiche lave e dei prodotti piroclastici. La betulla (Betula aetnensis) in questa porzione dell’Etna tra Piano Provenzana e i crateri Sartorius crea un unicum botanico, rappresentando la foresta di betulle più a sud del continente Europeo. Le piante di Tanaceto e Achillea si trovano subito fuori del bosco di pini e fino ai piedi del sentiero che conduce alla cima dei Crateri.

La fauna presente sull’Etna è per lo più rappresentata da avifauna quale: gheppio, il fringuello, la poiana, il pettirosso, il picchio rosso 

Tra i rettili annoveriamo:  la lucertola geco, la lucertola sicula, molto diffusa ed endemica nella zona, la lucertola verde, il serpente, il biacco e la vipera, l’unica specie pericolosa se infastidita, la cui presenza è fondamentale per regolare il numero di roditori.

Potreste anche avvistare piccoli mammiferi come la martora, qualche volpe e raramente il gatto selvatico che si muove agevolmente sul terreno accidentato.

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Sentieri escursionistici ed esperienza di visita

Gruppo di escursionisti sui crateri Sartorius

L'esplorazione dei sentieri dei Crateri Sartorius offre un'esperienza immersiva nel paesaggio vulcanico unico dell'Etna attraverso due sentieri che differiscono per lunghezza e difficoltà ma che portano sempre alla cima dei crateri Sartorius.

Il primo sentiero parte dal cancello che marca l’inizio del sentiero un sentiero di 4 chilometri con un dislivello positivo di circa 80 metri  che mostra le intriganti formazioni geologiche create dalle eruzioni del 1865. Durante l'escursione su questo sentiero dell’Etna incontrerete una serie di luoghi suggestivi, tra cui sei punti di osservazione distinti dove potrete ammirare il contrasto tra la scura roccia vulcanica e la vivace flora locale.

I sentieri sono generalmente adatti ai principianti, il che li rende accessibili sia alle famiglie che agli avventurieri solitari. Non dimenticate di portare con voi le provviste essenziali, come acqua e snack, e una macchina fotografica per immortalare i panorami mozzafiato.

Sia che si scelga una visita guidata o un'escursione indipendente, i sentieri promettono approfondimenti educativi sui processi vulcanici che hanno dato forma a questo ambiente straordinario.
Mappa del sentiero natura dei Crateri sartorius

Punto d'inizio del sentiero
 

Il secondo sentiero parte alcune centinaia di metri dal cacello principale in direzione del rifugio Citelli. Con questo secondo itinerario vivrete un'escursione diversa e più completa perchè attraverserete la parte iniziale della colata lavica del 1928 dove potrete vedere delle pietre cannone e apprezzare il paesaggio di un deserto di lava, poi riuscirete ad immergervi in un tratto di bosco caratterizzato dalla presenza di betulle, pini e di piante di Ginepro e alla fine il percorso si unisce al sentiero principale che vi porterà in cima ai crateri Sartorius. Per questo secondo itinerario si necessita una guida perchè ci si può perdere nel bosco.

Sforzi di conservazione e ricerca futura

Mentre ci si immerge nei panorami mozzafiato dei Crateri Sartorius, è importante considerare i continui sforzi di conservazione che proteggono questo ecosistema unico.

Le autorità locali e le organizzazioni ambientaliste lavorano diligentemente per preservare il delicato equilibrio di flora e fauna che prospera in questo paesaggio vulcanico. Ciò include il monitoraggio dell'impatto dei visitatori, la manutenzione dei sentieri e l'attuazione di programmi educativi per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza ecologica dell'area.

Le future iniziative di ricerca mirano ad approfondire la comprensione dei processi vulcanici che caratterizzano il Monti Sartorius e dei loro effetti sulla biodiversità. Gli scienziati stanno esplorando le interazioni tra l'attività vulcanica e il cambiamento climatico, che potrebbero informare migliori strategie di conservazione.

Qual'è l'origine Del Nome "Crateri Sartorius"?

Il nome "Crateri Sartorius" deriva dallo studioso tedesco Sartorius von Waltershausen, che studiò a fondo la zona. I suoi contributi alla comprensione dell'attività vulcanica hanno portato a dare il suo nome a questi iconici crateri.

Quali Sono Le Eruzioni Più Recenti Dell'etna?

L'Etna ha avuto diverse eruzioni recenti terminali e sub-terminale, tra cui quelle nel 2022 e nel 2025. Vicino i crateri Sartorius si trova la grade eruzione laterale del 2001-2002

Sono Disponibili Servizi Igienici Lungo Il sentiero dei sartorius?

Lungo i sentieri non si trovano servizi igienici, quindi è bene organizzarsi di conseguenza. Prima di intraprendere l'avventura, valutate la possibilità di utilizzare le strutture ricettive vicine o le strutture presso i sentieri per assicurarvi un'esperienza confortevole.

Ci Sono Restrizioni per I Gruppi Di Escursionisti?

No, non ci sono restrizioni ma è sempre bene tenere in mente di rispettare usando il buon senso le regole della buona educazione e del rispetto della natura.

Come vestirsi per un'escursione ai crateri sartorius

Per le escursioni, avrete bisogno di scarpe da trekking robuste, abbigliamento a strati per i cambiamenti di temperatura, uno zaino con acqua e snack, , attrezzatura per la pioggia e crema solare. Preparatevi in base alla stagione.

Ci sono strutture ricettive vicino i Sartorius?

Il rifugio Citelli si trova ad appena 500 metri dall'inizio del sentiero, a piano provenzana a circa cinque chilometri si trovano diversi posti dove poter pranzare o noleggiare attrezzatura da trekking. Il clan dei ragazzi uno chalet grande ed accogliente si trova a cinque chilometri di distanza in direzioe Linguaglossa.

Conclusione

La visita ai Crateri Sartorius offre un'opportunità unica di assistere al lavoro delle forze della natura. Questi crateri, formati dall'eruzione del 1865, presentano caratteristiche geologiche notevoli e un ecosistema diversificato. Percorrendo i sentieri, potrete conoscere la storia vulcanica della regione e godere di paesaggi mozzafiato. Grazie ai continui sforzi di conservazione, il sito rimane un'area vitale per la ricerca e l'esplorazione. Cogliete l'occasione di conoscere una delle meraviglie naturali più affascinanti dell'Etna. Non dimenticate che potete approfittare per visitare la colata del 2002 e visitare anche la stazione di etna nord Piano Provenzana.